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L’importanza della potatura: cosa abbiamo imparato
Potare l’ulivo non significa semplicemente tagliare. Potare è molto di più. Significa gettare le basi per una stagione di raccolto, significa rispettare e conoscere le nostre piante.
Lo abbiamo ricordato lo scorso sabato 13 febbraio in occasione della giornata di formazione sulla tecnica della potatura promossa dal Consorzio. Un incontro, curato dall’ottimo Professore Franco Famiani dell’Università degli Studi di Perugia, dove particolare importanza è stata data alle tecniche ed alle attrezzature che permettono di semplificare e velocizzare l’esecuzione di questa pratica.
Ma perché la potatura è così importante? Perché è fondamentale per avere dei risultati nella stagione successiva: preparare le piante in modo corretto garantisce la quantità e le qualità delle ulive. Diventa così necessario saper rinnovare i rami produttivi, eliminare il legno secco o danneggiato, favorire la penetrazione della luce e dell’aria, sostenere la crescita vegetativa e contenere le dimensioni dell’albero. Durante la giornata di formazione abbiamo potuto fare esperienza di questo direttamente sul campo, con un pianta di olivo, di cui abbiamo rispettato il vaso policonico.
Ma soprattutto il grande insegnamento del Professor Famiani è stato nel difendere che la potatura deve essere effettuata da terra. Spesso siamo abituati ad utilizzare scale per raggiungere tutti i rami della pianta. Si taglia una branchia dell’ulivo, si scende dalla scala per spostarla, per poi risalire e procedere con un’altra branchia. Un tecnica che non risulta efficace in termini di tempi e qualità. Potare da terra con attrezzature manuali con prolunghe ci permette invece di aver più risvolti positivi: si accorciano i tempi di lavoro, si garantisce maggiore sicurezza all’operatore, ci permette di dare una forma alla piante e tagliare solo quello che realmente serve. A testimonianza di una riduzione dei tempi dei lavori, abbiamo potato una pianta di Casalivo (quella che vedete nella foto). Con il metodo della potatura a terra siamo riusciti a realizzare il lavoro in 15 minuti, contro i 45 minuti – o a volte anche un’ora – dello stesso lavoro effettuato con l’utilizzo della scala.
Una volta potato, i parametri per valutare il nostro lavoro sono nella conformità della cima, nell’equilibrio tra le branche primarie, nella conformazione delle branche secondarie, nell’equilibrio vegeto-produttivo.
Non ci resta che applicare ai nostri olivi questi insegnamenti. I risultati non tarderanno ad arrivare.
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